Lavoro, capitale umano e intelligenza artificiale, ma anche agroalimentare e sostenibilità sono stati i temi al centro del Forum Enpaia 2024, tenutosi ieri martedì 24 settembre a Roma presso Villa Aurelia, su “Economia e società. Scenari e prospettive” con la partecipazione del Premio Nobel per l’Economia, Christopher Pissarides, intervistato dal Rettore dell’Università Luiss, Paolo Boccardelli, che ha dichiarato il fatto che “stiamo vivendo una transizione digitale e climatica epocale. La sfida per il settore agroalimentare è combinare questi due fenomeni e promuovere prodotti di qualità. Al tempo stesso è necessario che in Europa si arrivi ad una maggiore integrazione economica, per rilanciare la competitività e la crescita”.
Nei suoi saluti introduttivi Giorgio Piazza, Presidente della Fondazione Enpaia, ha dichiarato: “I temi principali del Forum Enpaia 2024 sono legati al lavoro, all’economia, all’agricoltura, alla sostenibilità e al clima. Sono temi che impatteranno con la grande innovazione legata all’Intelligenza Artificiale. Si tratta di strumenti potentissimi che vanno messi a disposizione dell’uomo, a cui spetta il compito di governare le macchine e non il contrario”.
Per il Direttore Generale di Enpaia, Roberto Diacetti: “Il Forum Enpaia è un momento di riflessione sui principali macrotrend a livello nazionale e internazionale, con un focus particolare sull’impatto che ha l’Intelligenza Artificiale sull’agricoltura. L’obiettivo della Fondazione Enpaia è fare sistema. In tal senso, riteniamo ci siano i presupposti per investire nell’economia reale italiana. La sfida – ha concluso – è incoraggiare l’internazionalizzazione delle imprese agricole e in questo processo possiamo essere uno strumento per la modernizzazione dell’economia italiana”.
Secondo Maria Tripodi, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, “le Istituzioni devono lavorare per mettere al centro la competenza, un aspetto per cui veniamo molto apprezzati all’estero. Digitalizzazione e IA rappresentano certamente un binomio fondamentale per affrontare le numerose trasformazioni del mercato del lavoro. Un altro tema cruciale è la sostenibilità agroalimentare sulla quale il Governo si è impegnato e continuerà a farlo perché il mondo agricolo è un asset molto importante, affinché il nostro export possa eccellere nel mondo”.
Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura: “L’Intelligenza Artificiale sta trasformando l’agricoltura in un settore all’avanguardia, favorendone la sostenibilità. È uno strumento da promuovere e valorizzare assicurando un quadro normativo solido, investimenti, un processo di trasferimento tecnologico e programmi di formazione a partire dagli istituti tecnici e dalle università, fino alla forza lavoro già attiva. Confagricoltura, già da tempo, si muove in questa direzione”.
Secondo Onofrio Rota, Segretario Generale Fai-Cisl, “nei settori agroalimentari e ambientali l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sta già arrivando. Abbiamo sia avvisaglie di riduzioni del personale, in vista dell’introduzione di nuove tecnologie, sia esempi positivi con cui aumenteranno la sicurezza e la produttività. L’obiettivo comune deve essere quello di utilizzare l’IA per aumentare produttività, salari, sicurezza e benessere aziendale. Dobbiamo governare questi processi portando una visione fondata su un nuovo umanesimo del lavoro. Pensiamo ad esempio alla legge sulla partecipazione dei lavoratori che stiamo portando avanti come Cisl, nella convinzione che oggi imprese e capitale umano devono andare insieme rafforzando la democrazia economica”.
Ettore Prandini, Presidente Coldiretti, ha dichiarato: “L’agricoltura italiana può recitare un ruolo da protagonista nella sfida della sostenibilità e il primo auspicio è che la nuova Commissione Europea segni un cambio di passo rispetto a una visione ideologica che vedeva agricoltura e ambiente in contrapposizione. Occorre promuovere lo sviluppo nelle campagne delle soluzioni tecnologiche di Agricoltura 5.0 e lavorare sulla diffusione delle Tea, le Tecnologie di miglioramento genetico, che permetteranno di selezionare varietà vegetali più resilienti rispetto ai devastanti effetti del clima”.
Per Enrica Mammucari, Segretaria Generale Uila-Uil, bisogna che ci sia “un’effettiva applicazione da parte di tutti i Paesi, a partire dal 2025, della condizionalità sociale, per l’erogazione degli aiuti Pac, ma è necessario anche avviare delle politiche attive del lavoro per introdurre nuove competenze e incentivare la bilateralità per favorire il match fra domanda e offerta di lavoro. Le parti sociali devono orientarsi verso nuovi orizzonti e attrarre nuove professionalità nel settore agroalimentare”.
Alberto Oliveti, Presidente Adepp ha dichiarato che “l’Intelligenza Artificiale è un’opportunità. La sfida è quella di amplificare le nostre capacità per non farci sostituire, pertanto dobbiamo mettere in atto meccanismi che possano anticipare il futuro al fine di adottare gli interventi necessari. In tal senso, è fondamentale rafforzare il collegamento con il mondo dell’istruzione e della formazione nella prospettiva di accompagnare questo processo di transizione”.
Per Agostino Scornajenchi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP Venture Capital SGR: “L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia abilitante trasversale a tutti gli aspetti della nuova rivoluzione industriale e rappresenta un’opportunità straordinaria per accelerare la transizione digitale e potenziare il capitale umano. Tuttavia, questo sviluppo deve andare di pari passo con un forte impegno nella formazione e nell’acquisizione di nuove competenze, non solo tecniche ma anche trasversali, di interpretazione dei dati”.
Nel suo intervento da remoto Gianpiero Calzolari, Presidente Gruppo Granarolo, ha dichiarato che “è necessario uno sforzo congiunto da parte di tutta la filiera sul tema della sostenibilità. In tal senso, è necessario avere questa visione: o tutti siamo attori del cambiamento o il cambiamento non accade. Occorrono, dunque, tempistiche e risorse, all’interno di un progetto comune. In questo processo, la digitalizzazione riveste un ruolo essenziale, anche al fine di favorire l’ingresso delle giovani generazioni”.
Per Walter Renna, Amministratore Delegato Fastweb, “l’IA è la più grande rivoluzione dei nostri tempi. La persona, però, deve rimanere sempre al centro ed è fondamentale investire in formazione. In Fastweb abbiamo avviato da tempo un percorso di trasformazione per diventare una AI Driven Company attraverso l’investimento nel primo e più potente supercomputer NVIDIA per l’IA generativa in Italia e lo sviluppo del primo modello linguistico addestrato nativamente in lingua italiana che mettiamo a disposizione di aziende, Pa, startup, Università e centri di ricerca”.
Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato Cisco Italia, ha osservato come siano interessanti i risultati del report, rilasciato dall’AI-Enabled ICT Workforce Consortium guidato da Cisco, che l’impatto dell’Intelligenza Artificiale ha sul lavoro e sulle professioni: “il 92% dei lavori analizzati subirà una trasformazione da moderata a elevata, dovuta ai progressi nell’IA. Cisco si è impegnata a formare 25 milioni di persone con competenze di sicurezza informatica e digitali entro il 2032. Se da un lato abbiamo un alto livello di consapevolezza dell’importanza dell’IA sulla produttività, occorre però lavorare sulle competenze e sulle infrastrutture per far funzionare i nuovi sistemi digitali”.
Mario Lubetkin, Vice Direttore Generale FAO, ha detto che “la fame rimane una sfida globale critica, con significative disparità regionali. La FAO svolge un ruolo chiave in questo sforzo. Il Food System Summit ha sottolineato la necessità di sistemi agroalimentari sostenibili, inclusivi e resilienti. L’Italia, in collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma, sostiene queste iniziative, promuovendo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) attraverso la cooperazione multilaterale”.
en, Amministratore Delegato Ulixes Capital Partners: “La nostra sfida è sostenere il Venture Capital. perché si tratta di una leva strategica straordinaria per rilanciare la crescita europea. L’obiettivo è supportare le imprese che sfruttano le nuove tecnologie per favorire lo sviluppo. I numeri dei Venture Capital italiani sono ancora lontani dai principali competitor. È fondamentale rimanere competitivi, ma se non interveniamo ora con investimenti il destino è segnato”.