Gli incentivi ai giovani imprenditori agricoli sono determinanti per il futuro dell’agricoltura italiana. E’ questo il senso e il fine della legge “Gioventù agricola, approvata di recente in Parlamento, presentata oggi a Roma in una conferenza stampa nella sede di Enpaia, dal Presidente della Commissione Agricoltura della Camera Mirco Carloni.
La Legge, rivolta ai giovani agricoltori under 41, stanzia 156 milioni di euro dal 2024 al 2029 e 27,76 milioni annui dal 2030, tra agevolazioni e contributi diretti e ha come obiettivi quelli di promuovere e sostenere l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo; rilanciare il sistema produttivo agricolo, con interventi per favorire l’insediamento e la permanenza dei giovani e il ricambio generazionale nel settore agricolo.
«L’obiettivo della Legge – spiega Carloni – è porre l’attenzione su un nuovo modello di sviluppo dell’agricoltura nazionale che tenga insieme tradizione, innovazione e giovani, in un ideale passaggio generazionale che conservi i saperi delle tradizioni locali ma che sia capace di proiettare l’agricoltura nel futuro».
«Una visione di agricoltura – afferma Giorgio Piazza, Presidente della Fondazione Enpaia – che mette la figura del giovane imprenditore agricolo al primo posto, affinché possa cogliere il vantaggio della ricerca di una professione originale e che, nel difficile contesto in cui ci troviamo, riveste un ruolo strategico chiave in un’azione di supporto e rilancio dell’economia nazionale».
«La legge – spiega Carloni – vuole fornire strumenti concreti che rendano l’agricoltura non solo un settore capace di attrarre i giovani, ma anche recuperare competitività ed efficienza nei mercati internazionali senza, tuttavia, dimenticare la tutela delle nostre materie prime, quei prodotti che ci hanno reso primi al mondo. Il ruolo dell’imprenditore – continua – va incentivato e incoraggiato, per questo la legge prevede una serie di misure come un regime fiscale agevolato per giovani imprenditori agricoli e imprese giovanili agricole che intraprendono un’attività d’impresa, agevolazioni in materia di compravendita di fondi rustici, stipulati dai giovani imprenditori agricoli e dalle imprese giovanili agricole, agevolazioni fiscali per l’ampliamento delle superfici coltivate, la concessione di un contributo, sotto forma di credito d’imposta, per i giovani imprenditori agricoli che hanno iniziato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2021 e un diritto di prelazione nelle procedure di alienazione e locazione».
In tal senso, prosegue il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati: «È fondamentale creare le condizioni per permettere ai giovani di credere che in Italia si possa fare impresa agricola sostenibile e innovativa, producendo energia pulita, tutelando la fertilità del suolo, generando reddito e creando buona e sana occupazione».