di Massimiliano Giansanti – Presidente Confagricoltura
Il Green Deal Europeo ha l’obiettivo di rendere l’Europa il primo continente a impatto zero sul clima, nonché di incrementare la sostenibilità dell’economia, migliorare la qualità della vita e la salute delle persone, mettere in evidenza la cura per l’ambiente. Il settore agricolo e forestale è coinvolto in modo rilevante in diversi obiettivi strategici del Piano a partire dalla riduzione delle emissioni ed allo stoccaggio del carbonio, allo sviluppo delle rinnovabili ed in particolare della mobilità sostenibile; all’efficientamento energetico dei processi e degli edifici rurali, allo sviluppo della bioeconomia circolare e sostenibile, a contribuire all’inquinamento zero sul suolo, l’acqua e l’aria.
Sono tutti temi su cui l’agricoltura italiana si sta già impegnando con importanti risultati a partire dallo sviluppo dell’agricoltura biologica ed integrata, con la diminuzione dell’impiego delle sostanze chimiche, alla riduzione delle emissioni, alla diminuzione degli sprechi alimentari, a rendere concreti i principi dell’economia circolare.
Secondo Confagricoltura la transizione ecologica dovrà comunque essere sostenuta da soluzioni innovative sui diversi settori al fine di mantenere la competitività del settore e rispondere alle esigenze messe in evidenza dall’emergenza Covid: garantire l’approvvigionamento di prodotti agricoli, sempre più di qualità e a prezzi contenuti. Per raggiungere tali obiettivi di quantità, qualità e sicurezza occorre investire prima di tutto sullo sviluppo delle nuove tecnologie, garantendo un capitale umano formato e disponibile sul mercato che sia in grado di utilizzare e presentare alle imprese i miglioramenti che le tecnologie possono apportare al miglioramento della catena produttiva. Un ruolo fondamentale lo avrà anche la ricerca genetica, le nuove tecnologie di breeding dovranno essere a largo uso permettendo di avere una genetica vegetale in grado di garantire produzioni sicure ed in quantità sufficienti con il minor utilizzo di energie non rinnovabili ed input chimici per ridurre gli impatti ambientali.
L’agricoltura e la silvicoltura della UE non dovranno fornire solo cibo, mangimi e fibre sufficienti, ma anche contribuire allo sviluppo in chiave green dei settori dell’energia, dell’industria e delle costruzioni. In tale contesto le biomasse diventeranno sempre più elementi fondamentali per l’economia e lo stile di vita europei.
Per questo il settore agricolo potrà avere un ruolo determinante in questa fase e dovrà averlo in futuro e Confagricoltura è pronta ad accompagnare e supportare le imprese agricole.