di Roberto Diacetti, Direttore Generale Fondazione Enpaia
Anche quest’anno la Fondazione Enpaia presenta un trend di risultati in crescita. Il bilancio 2021 è stato approvato con un avanzo economico di 38,3 milioni di euro, oltre il doppio dello scorso anno (nel 2020 l’avanzo era di 17,6 milioni), la miglior performance economica di sempre. Crescono gli iscritti che passano da 38.698 a 39.003. Il numero degli iscritti under 30 passa da 4.350 a 4.757 (aumento pari a circa il 9,5%). Circa il 48% degli iscritti sono donne con un aumento rispetto al 2020 di circa il 3%. Le regioni con il maggior numero di iscritti sono Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Lombardia e Sicilia.
Quello appena trascorso è stato uno degli anni più complessi della nostra storia e ancora oggi è difficile definire i tempi e modi per il ritorno alla normalità. In tale contesto, la Fondazione con il suo patrimonio di 2,2 miliardi, è riuscita comunque a gestire al meglio la complessità del periodo, garantendo tutti i servizi ai propri iscritti; con un trend in costante crescita grazie alla significativa performance della gestione finanziaria, il cui risultato ha generato un rendimento netto del 4,79%, in aumento rispetto al 2020 (3,67%). Il risultato netto della gestione Immobiliare, si attesta al 5,29% (nel 2020 era al 1,66%) beneficiando delle plusvalenze derivanti dal piano di dismissione immobiliare; il risultato netto della gestione patrimoniale nel suo complesso si attesta al 4,88% (nel 2020 era il 3,30%).
La Fondazione ha proseguito il turn around del patrimonio immobiliare, da una parte dismettendo 115 unità residenziali e dall’altra concludendo un importante investimento per 163 milioni di euro in uno dei migliori trophy asset (la “Torre PwC” – a Milano CityLife) a livello nazionale, acquisendo il 50% delle quote del Fondo Rubens. Un investimento in linea con l’obiettivo di passare da un rendimento netto del patrimonio immobiliare inferiore all’1% a un rendimento netto superiore al 3,5%.
Abbiamo deciso di destinare all’economia reale circa 200 milioni. Le nostre scelte di allocazione rispondono a due necessità: puntare a un rendimento netto annuo tra il 3,5 e il 4% (4,8% quello del 2021 contro 3,7% del 2020) e supportare chi fa impresa, e quindi il sistema Paese. La scelta va soprattutto a realtà attive nel settore agricolo, comprese alcune società quotate che offrono una maggiore liquidità. È il caso di Masi Agricola, azienda vitivinicola veronese, della quale Enpaia detiene il 5%.
Va sottolineato poi il contributo che le Casse di previdenza possono fornire per modernizzare e sviluppare il Paese, anche attraverso le leve fornite dalla finanza. In questa direzione rientra la collaborazione con il Fondo Italiano di Investimento, di cui Enpaia detiene il 5%. Una partecipazione che rafforza l’azione del veicolo finanziario per sostenere la crescita delle piccole e medie imprese italiane, non solo quelle in ambito agricolo. Siamo sia azionisti, che investitori.
Oltre alle partecipazioni azionarie, la Fondazione punta su altre due asset class legate all’economia reale: le infrastrutture, non solo fisiche ma anche digitali, e gli immobili. Un esempio del secondo ambito è l’investimento nella Spa del Campus Bio-Medico, che si occupa di costruire, dare in locazione e gestire centri sanitari integrati, cliniche, ospedali, day-hospital e, in genere, strutture adibite alla cura dei malati e dei loro accompagnatori. Attualmente ha in portafoglio edifici per 90 mila metri quadri, tra cui il Policlinico universitario di Milano con 400 posti letto, e 90 ettari terreni, in parte all’interno della riserva naturale di Decima Mala- fede, a Roma.
Di pari passo puntiamo ad un rafforzamento degli investimenti a sostegno dei brevetti e della creatività italiana, con una quota riservata al venture capital, che supporta le giovani aziende, spesso ricche di idee, ma bisognose di capitali per svilupparsi. Da qui la scelta di affiancare LVenture Group, nato come incubatore della Luiss e poi apertosi ad altri investitori (istituzionali e retail), che investe in startup innovative italiane. Altro indicatore delle ottime performance di Enpaia è costituito dalle entrate contributive accertate della gestione ordinaria che sono state complessivamente pari a 150.904.726 euro, in crescita del 3,9% rispetto all’esercizio precedente (erano145.216.092). Le prestazioni erogate sono state pari a 161.455.460 euro.
La Fondazione Enpaia, insomma, da una parte si sta ritagliando un ruolo da protagonista a supporto dell’economia italiana come investitore istituzionale che, salvaguardando la necessaria propensione per gli investimenti a basso rischio, partecipa anche ad operazioni strategiche per il Paese e di valorizzazione delle PMI; e dall’altra, attraverso l’investimento nel capitale umano, l’ammodernamento del sistema informatico e l’aggiornamento delle procedure organizzative si mette in condizione di competere con le realtà previdenziali e assistenziali presenti nello scenario nazionale e internazionale e di rispondere con un sistema più moderno ed efficace alle istanze degli iscritti.