Maggiore interazione tra iscritti ed Ente, rafforzata coesione amministrativa e presenza territoriale, incremento del patrimonio e dell’utile d’esercizio. Questi i principali obiettivi messi a segno dalla Gestione Separata dei Periti Agrari in Enpaia relativa al mandato 2018-2022.
«La buona amministrazione, forte di una maggiore coesione gestionale, sempre in linea con la casa madre Enpaia – spiega il Coordinatore Bernardino Lattarulo – ci ha permesso di ottenere risultati lodevoli, determinati con il completamento del programma del mandato e con una organizzazione efficace che ha saputo affrontare l’imprevista pandemia con iniziative forti e decise a supporto degli iscritti». In merito all’emergenza Covid-19, la Commissione della GSPA è stata vicina ai Periti Agrari impegnandosi in un lavoro straordinario sia per le misure messe in campo che per i tempi con le quali sono state adottate. «Le oltre tremila richieste pervenute per l’integrazione di reddito sono state gestite e pagate entro la fine del 2022. A questo si è aggiunto – precisa Lattarulo – un ultimo provvedimento relativo all’esonero contributivo le cui domande sono state lavorate e per le quali siamo in attesa di disposizioni dal Ministero».
Settore primario al centro
«Un grande punto di forza che ha contraddistinto la nostra gestione – afferma Lattarulo – è stata l’attività amministrativa che, nel segno della continuità, ha permesso di completare quel processo di diversificazione voluto da Enpaia al quale abbiamo aderito, in sintonia con le linee guida a tutela di investimenti prudenziali nel rispetto della nostra asset allocation. Mettendo al centro la garanzia dei versamenti che vanno a costituire il patrimonio della nostra previdenza».
Per quanto riguarda gli investimenti, particolare attenzione è stata rivolta a specifiche realtà produttive del settore primario, attraverso fondi che investono in agricoltura come il Finance For Food. Lo stesso vale per una partecipazione in Masi Agricola, impresa vitivinicola veronese, della quale Enpaia detiene il 4%. «Stiamo guardando – sottolinea il Coordinatore – anche ad altre realtà relative alle aziende di trasformazione. La nostra gestione ha puntato su investimenti di natura prudenziale guardando ad aziende primarie ed innovative del settore agricolo».
Per i nostri iscritti più formazione e meno burocrazia
Per quanto riguarda gli strumenti operativi per i Periti Agrari iscritti, Lattarulo evidenzia l’avvenuta approvazione e costituzione della Fondazione “Fonta Academy” (Fondazione nazionale tecnica agricola – ambiente ed alimenti). A sottoscrivere l’atto costitutivo la Fondazione Enpaia – Gestione Separata Periti Agrari e il Collegio Nazionale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati. Fonta Academy, grazie al sostegno e alla tenacia del Comitato e dei professionisti, è nata per supportare i Periti Agrari presenti e futuri nella loro crescita professionale e per offrire alla categoria e a tutto il settore agro-alimentare formazione altamente qualificata. «La Cassa – aggiunge Lattarulo – non può essere lontana dai bisogni, anche formativi, degli iscritti».
Quanto ai servizi erogati dalla Gestione Separata dei Periti Agrari, la Cassa si è impegnata nello sviluppo di un nuovo sistema informatico che ha definito il passaggio verso un sistema gestionale moderno e interattivo attraverso l’utilizzo di applicazioni smart. «Il nostro attuale modello gestionale, ancora più aperto rispetto agli intenti iniziali, ci permette di avere tutta una serie di servizi aggiuntivi utili a garantire un maggiore flusso di informazioni per l’iscritto. Come, per esempio, il servizio relativo al rilascio delle attestazioni di regolarità contributiva che ormai avviene completamente in modalità telematica. Abbiamo quindi lavorato – prosegue Lattarulo – per semplificare e velocizzare le operazioni. E la risposta che ci arriva dai nostri iscritti è molto positiva».
Dialogo aperto e costruttivo con la base
Un altro punto di forza dell’attività gestionale della Cassa, evidenzia Lattarulo, è stato il rafforzamento del rapporto con la base e con i vari collegi presenti in tutte le regioni. «Il merito di questo importante risultato va alla grande coesione e operatività della componente elettiva che costituisce la Commissione lavoro che ha contribuito a sviluppare questo rapporto con il territorio. Quando ci siamo insediati – precisa il Coordinatore – abbiamo trovato una situazione chiusa con una bassa interazione tra iscritti ed Ente. In questi anni siamo riusciti a sviluppare un rapporto di fiducia e di pieno coinvolgimento con la base. Gli stessi collegi territoriali hanno la possibilità di interagire con l’Ente, di verificare e aggiornare i database direttamente, superando agevolmente inutili farraginosi passaggi burocratici. Questi traguardi sono il frutto di un lavoro sinergico e propositivo, per il quale ringrazio il Presidente Giorgio Piazza, il Direttore Generale Roberto Diacetti e tutti i componenti del Comitato».
Segno più per patrimonio e utili
Nel corso del mandato, la buona gestione ha portato anche a una continua crescita del patrimonio che, spiega Lattarulo, «non è semplicemente legata al fatto che gli iscritti versano, ma a quanto e come versano. Abbiamo infatti rilevato un costante incremento delle percentuali minimali che gli iscritti corrispondono. Questo testimonia una grande fiducia nei confronti della Cassa. Siamo ad oggi a oltre 200 milioni di patrimonio. Possiamo quindi garantire quella tranquillità che gli iscritti cercano, ossia la sostenibilità del pagamento delle pensioni nel medio e lungo periodo».
Anche l’utile di gestione ha avuto un incremento costante negli ultimi anni, passando da poco più di 1,1 milioni di euro nel 2018 a oltre 1,5 milioni di euro nel 2021 (+47% nel 2021 rispetto al 2020). Questo grazie a efficaci investimenti e operazioni di vendita e acquisti di quote di altri fondi che hanno dato utili importanti, come la partecipazione strategica della Gestione Separata dei Periti Agrari in Banca del Fucino.
L’utile di amministrazione viene quasi interamente distribuito sui montanti degli iscritti, incrementato oltre a quello previsto per legge. Come evidenziato da Lattarulo, nel 2021 la percentuale riconosciuta dalla Cassa è stata del +4%.
Contributo integrativo congelato al 2%. Garantiti i servizi di welfare
Quanto al contributo integrativo, specifica il Coordinatore della GSPA, «siamo l’unica cassa privata che lo ha mantenuto al 2%. Questo significa che in rapporto al patrimonio abbiamo un costo di gestione sicuramente più basso fra tutte le Casse di previdenza, con solo l’1 per mille». Nell’ambito del 2% sono garantiti diversi servizi di welfare attivi, come un contributo di mille euro per i figli degli iscritti che si diplomano o si laureano, o per gli iscritti che hanno il piacere di diventare genitori; a questi si aggiunge il pagamento quasi integrale della polizza sanitaria. «Siamo orgogliosi del lavoro fatto e fiduciosi – conclude Lattarulo – che la buona gestione possa proseguire nel segno della continuità di intenti e azioni a servizio dei nostri iscritti».