La Fondazione Enpaia continua con la sua road map di formazione. Il corso per l’aggiornamento professionale dei giornalisti italiani, svoltosi a Viareggio, ha offerto un’ampia panoramica sulle sfide e le opportunità nel settore agricolo nazionale. Il corso è stato organizzato da Fondazione Enpaia e Ordine dei Giornalisti con la Fondazione Giornalisti, l’Arga e l’Assostampa della Toscana.
Tra i temi affrontati, spiccano il contrasto al lavoro nero ed al caporalato, la promozione di un’agricoltura sociale e la necessità di un linguaggio comune per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici. Ma il corso ha messo in luce la consistenza del nostro sistema agroalimentare italiano di qualità che è sorretto da un solido quadro normativo che consente agli organi ispettivi un’efficace azione di contrasto a comportamenti che non sono in regola con la tutela dei diritti dei lavoratori nel settore agricolo.
Anna Benedetto, giornalista professionista e segretaria del Consiglio di Disciplina territoriale dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana, è interventuta in apertura dei lavori sui fondamentali della deontologia professionale dei giornalisti, commentando il Testo Unico dei Doveri del Giornalista e approfondendo in modo particolare gli aspetti ambientali contenuti nel documento della “Carta di Pescasseroli”.
“L’agricoltura italiana non è solo un’attività economica, ma un patrimonio da tutelare e valorizzare”, come ha sottolineato durante lo svolgimento dei lavori del corso Francesco Gagliardi, responsabile dell’Area Comunicazione e Marketing di Fondazione Enpaia. Grazie soprattutto ad un’imprenditoria agricola dinamica, “il nostro Paese – ha aggiunto Gagliardi, vanta un valore aggiunto di 38,2 miliardi di Euro nel settore agroalimentare, come risulta dalle rilevazioni Ismea su dati 2023 dell’Istat.
Il Ten. Col. Michela Pagliara, comandante del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Roma, ha presentato i dati sul fenomeno del lavoro nero e del caporalato in Italia, sottolineando l’importanza di un’azione coordinata tra istituzioni e forze dell’ordine per contrastare queste pratiche illegali. Il corso di formazione per giornalisti, ispirato da Enpaia, fornisce un’utile occasione per formare ed informare gli operatori dell’informazione su temi che riguardano la tutela dei diritti del lavoro in agricoltura. Il Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Roma, nello specifico, ha effettuato nel 2023 nelle 5 regioni di competenza: Lazio, Toscana, Abruzzo, Umbria e Sardegna n. 4.051 accessi ispettivi nei confronti di altrettante aziende. Sono stati 9.828 i lavoratori controllati, di cui ben 1305 sono risultati occupati “in nero”.
Agricoltura sociale e cambiamenti climatici è stato, invece, il tema affrontato da Massimo Fiorio, componente del Consiglio di Amministrazione di ENPAIA. Fiorio ha evidenziato come il ruolo dell’agricoltura sociale possa creare nuove opportunità di lavoro e migliorare la qualità della vita nelle comunità rurali. “Le aree rurali italiane ha riferito Fiorio” si trovano ad affrontare sfide significative legate all’accesso ai servizi e all’invecchiamento della popolazione. L’agricoltura sociale emerge come una risposta innovativa, integrando attività agricole con servizi sociali ed educativi”.
“Il lavoro quotidiano, silenzioso e costante che i Consorzi di Bonifica fanno sui territori, riduce il rischio idrogeologico, ha permesso e consente ancora oggi lo sviluppo economico in zone anticamente paludose, sostiene il comparto agricolo e tutela gli ambienti naturali.” È quanto dichiarato da Nicola Ghimenti, direttore generale del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, durante il suo intervento al corso di formazione di Viareggio. Il ruolo di questi Enti territoriali è stato cruciale in passato, quando ampie pianure acquitrinose italiane sono state strappate alle paludi, rendendo vivibili zone insalubri e inutilizzabili. Allora, come oggi, fu la sistemazione idraulica a fare la differenza, con la realizzazione di una ordinata rete di canali artificiali e l’installazione di potenti idrovore che drenarono territori estesi, come nelle zone della Versilia e la Piana Lucchese. Azione che il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, partner di questa iniziativa di formazione per giornalisti assicura ancora oggi con impianti moderni e la gestione di fiumi e canali che rappresentano la cosiddetta difesa idraulica del suolo.
Giuseppe Peleggi, della direzione Studi, Ricerche e Rilevazioni statistiche di Fondazione Enpaia, ha sottolineato l’urgenza di affrontare la sfida dei cambiamenti climatici attraverso un linguaggio comune e un’azione coordinata a livello globale. L’estate del 2024 ci ha mostrato in modo inequivocabile gli impatti devastanti dei cambiamenti climatici. Ondate di calore record, uragani precoci e violenti, siccità e inondazioni si susseguono a un ritmo allarmante. Il linguaggio comune è il collante che unisce le persone e le rende capaci di agire in modo coordinato. Concentrarsi su un linguaggio chiaro e comprensibile per tutti, ha poi aggiunto, è fondamentale per: rendere accessibili concetti complessi anche a chi non ha una formazione scientifica specifica. “Solo attraverso una cooperazione internazionale e un impegno concreto – ha concluso Peleggi – possiamo mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, e non solo, ma anche impegnarci a proteggere il nostro pianeta”.
Il corso ha coinciso con l’avvio, nel mese di settembre, dell’accordo strategico tra Fondazione Enpaia e l’Ente Nazionale Bilaterale Consorzi Irrigui (EBNCI), che rappresenta un ulteriore passo avanti in termini di tutela del lavoro perché offre ai dipendenti di questi consorzi un pacchetto completo di servizi e di welfare innovativi, come ha ricordato in un suo messaggio il presidente di Fondazione Enpaia, Giorgio Piazza.
Indirizzi di saluto sono stati sono stati rivolti, all’inizio dei lavori del corso di formazione dei giornalisti, da: Sandra Mei, assessora alla Cultura del Comune di Viareggio; Ismaele Ridolfi; presidente del Consorzio di Bonifica Toscana 1 Nord e Franco Polidori, presidente di Arga Toscana che ha porto il saluto anche di Gianpaolo Marchini– Presidente ODG Toscana; Raffaele Capparelli – Componente della Fondazione ODG Toscana e Sandro Bennucci – Presidente Assostampa Toscana.
Sostegno e complimenti per l’iniziativa della Fondazione Enpaia e dell’Ordine dei Giornalisti sono giunti anche da parte di Federico Capponi, segretario regionale UILA e FILBI. Il corso di formazione si è avvalso della collaborazione del consorzio CERAFI per l’alta formazione, rappresentato in questa circostanza dal direttore generale Ledo Gori che si è adoperato per tenere il corso presso la Fondazione della Cittadella del Carnevale di Viareggio. Per i giornalisti che vi hanno partecipato è stata un’occasione utile per riflettere sul futuro dell’agricoltura italiana. Un settore che, se adeguatamente sostenuto e tutelato, può rappresentare sempre di più una risorsa fondamentale per il nostro Paese; garantire sicurezza alimentare; promuovere lo sviluppo sostenibile e creare nuove opportunità di lavoro.
Le prossime tappe del corso di formazione si terranno a Napoli il 10 ottobre (in corso di definizione); ed a Potenza, già definito, presso la sala riunioni della Camera di Commercio il prossimo 25 ottobre.