Produrre piante più sane e resistenti riducendo il consumo idrico e l’impiego di fertilizzanti e agrofarmaci grazie alla digitalizzazione dei processi e all’utilizzo di tecnologie quali l’Edge Computing e il 5G e applicazioni software intelligenti. È l’obiettivo di Vinstein: un progetto biennale centrato sulla sostenibilità ambientale e produttiva per il settore agricolo ideato dal dipartimento di Scienze agrarie dell’Università di Pisa.
Promosso con un bando della Regione Toscana e finanziato con le risorse del Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027 (FSE+), il progetto conta su un mix di partner con competenze scientifiche, industriali e digitali.
Dati misurabili per una gestione più efficiente
Il cuore pulsante di Vinstein è l’AgriLab, un laboratorio in cui sarà testata e validata la prima soluzione IoT italiana specifica per il vivaismo. Con tre siti sperimentali, l’AgriLab fungerà da campo prova per tutte le tecnologie sviluppate. Come spiegato dall’Università di Pisa, il progetto si basa su due aspetti: «da un lato, l’utilizzo e l’implementazione di sensori iperspettrali per il monitoraggio delle condizioni di salute delle piante e la valutazione dei genotipi più resistenti e dell’adeguatezza delle pratiche di gestione; dall’altro, lo sviluppo e validazione di un “Decision Support Systems (DSS)”, una piattaforma che supporterà i vivaisti nel prendere decisioni più efficienti nell’ambito della gestione delle coltivazioni. La piattaforma servirà anche a monitorare in tempo reale e prevenire, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, condizioni di stress causate da fattori biotici e abiotici, quali agenti patogeni e carenze idriche e nutrizionali».
«Vinstein rappresenta un’unicità tecnologica e un’eccellente opportunità per il settore del vivaismo di abbracciare l’innovazione e la sostenibilità – ha commentato Cristina Nali, vice-direttrice del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa –. Grazie alla collaborazione tra istituzioni accademiche, aziende tecnologiche e produttori agricoli, il progetto mira a trasformare radicalmente il modo in cui vengono coltivate e gestite le piante, promuovendo un approccio più intelligente ed efficiente. È questa la risposta dell’agricoltura alla sfida del cambiamento climatico e della sostenibilità».
Tecnologia scalabile
Il progetto non si limita solo a testare e sviluppare nuove tecnologie 4.0, ma punta anche a creare una soluzione replicabile e scalabile, che possa essere applicata a diversi tipi di colture e accessibile economicamente alla maggior parte degli imprenditori agricoli.
Un settore dinamico
Nel 2022 la produzione dei vivai ha sfiorato il valore di 1,67 miliardi di euro (rispetto agli 1,48 miliardi del monitoraggio precedente). La Toscana mantiene il primato delle produzioni vivaistiche nazionali (con una quota del 55% del mercato), con un fatturato alla produzione vicino al miliardo: 921 milioni di euro (+11,6%). Elaborazioni Myplant su dati Crea e Istat.