Una “guardia del corpo” virtuale della Mozzarella di Bufala Campana Dop in grado di apprendere e riconoscere i pattern di autenticità degli incarti. Il suo nome è Nina, come una delle bufale più longeve e produttive nella storia del comparto. A realizzarla il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop con l’obiettivo di tutelare un’eccellenza del nostro agroalimentare (primo marchio Dop per importanza del Centro-Sud Italia e il terzo tra i formaggi Dop italiani) contro le fake-mozzarelle e contrastare il fenomeno dell’Italian sounding. Il progetto, che punta sull’AI come strumento innovativo per la tutela di un prodotto Dop, è il primo in Italia realizzato da un Consorzio.
Intelligenza artificiale, un’agente speciale a difesa del Made in Italy
«Questa innovazione – ha commentato il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani – rappresenta un salto di qualità nell’attività di vigilanza sulla Mozzarella di Bufala Campana Dop e testimonia che, se ben utilizzata, la rivoluzione dell’intelligenza artificiale può essere di grande aiuto alla tutela del Made in Italy».
L’applicazione dell’AI, ha inoltre spiegato Saccani, permetterà al Consorzio di implementare ulteriormente la propria attività di vigilanza sul mercato, oltre a fornire un servizio di monitoraggio a favore dei soci.
Come sottolineato nel corso dell’evento di presentazione del progetto, tenutosi presso il Masaf, sono ben 15mila i controlli anticontraffazione l’anno della Bufala Dop. Numeri importanti che rendono il nostro prodotto di qualità tra i più tutelati in Europa. Nel solo 2023 il Consorzio ha effettuato cinquemila verifiche, che si aggiungono a quelle degli altri enti deputati (Asl, carabinieri, Icqrf).
Tracciare per differenziare
Nel 2022, la produzione di Mozzarella di Bufala Campana Dop ha raggiunto 55.814.000 chilogrammi di produzione certificata (+3,8% rispetto al 2021). «L’obiettivo del nostro Consorzio – ha sottolineato il presidente Domenico Raimondo – è potenziare sempre più la trasparenza del comparto, puntando sull’innovazione digitale. Questo progetto si aggiunge alla totale tracciabilità della filiera, che oggi, partendo da una singola mozzarella di bufala Dop consente di risalire fino alla partita di latte con cui è stata prodotta. L’ulteriore step realizzato eleva gli standard di efficienza della filiera e consente di differenziare ancor di più la Bufala campana Dop dalle altre mozzarelle in commercio».
Come funziona Nina?
Come spiegato dal Consorzio, Nina, capace di apprendere continuamente perfezionando se stessa, cerca e verifica sul web attraverso tecniche di estrazione dati tutti i riferimenti che incontra sulla Mozzarella di Bufala Campana Dop. Successivamente analizza, in base a delle regole di apprendimento, la presenza di imitazioni, contraffazioni, evocazioni e abusi. Il sistema verifica gli incarti di mozzarella Dop, imparando a distinguere quelli autentici da eventuali imitazioni, migliorando con l’esperienza e diventando sempre più preciso nel riconoscere i falsi. Attraverso questo modello di apprendimento continuo, l’AI perfeziona la sua capacità di identificare i criteri di autenticità e conformità degli incarti, offrendo un livello aggiuntivo di protezione.