I raggi laser e l’intelligenza artificiale (AI) sostituiranno i diserbanti chimici. Come? L’AI riconosce le erbe infestanti e le elimina con l’ausilio di un veicolo robot senza l’utilizzo di agrofarmaci, per un diserbo di precisione totalmente sostenibile. È il risultato ottenuto dal progetto di ricerca WeLASER, finanziato dall’Unione europea nell’ambito del programma “Horizon 2020”. Una partnership internazionale costituita da centri di ricerca, università (per l’Italia ha partecipato il centro interdipartimentale di ricerca industriale agroalimentare dell’Università di Bologna), aziende private e organizzazioni di agricoltori di Spagna, Germania, Danimarca, Francia, Polonia, Belgio, Paesi Bassi e Italia.
Ad oggi è stata completata la prima fase dello sviluppo di un prototipo di robot che punta, attraverso l’azzeramento dell’uso di erbicidi, a migliorare la produttività e la competitività delle colture, eliminando conseguentemente i rischi per la salute associati all’uso di sostanze chimiche.
Un raggio laser invece della chimica
Il prototipo messo a punto dal gruppo di ricerca comprende un veicolo autonomo dotato di un sistema di rilevamento avanzato basato sull’intelligenza artificiale che, mediante l’acquisizione di immagini e l’elaborazione dei dati, consente di distinguere e localizzare il centro di crescita dell’erba infestante da estirpare direttamente in campo.
Dopo aver individuato l’infestante attraverso lo scanner, il sistema WeLASER dirige impulsi di dosi letali di energia sui meristemi delle malerbe, utilizzando una sorgente laser ad alta potenza (gamma di lunghezze d’onda di 2 μm). Si tratta di una tecnica a modulazione mirata altamente efficace. I ricercatori hanno inoltre sviluppato un concetto innovativo di pompa e raffreddamento che ha permesso di ridurre al minimo il fabbisogno energetico del laser per il processo di diserbo.
La gestione dei dati avviene poi mediante un’architettura di cloud computing e il sistema include la tecnologia IoT.
«WeLASER è stata una perfetta collaborazione tra le principali organizzazioni in ciascuno dei loro campi di lavoro – ha detto il coordinatore del progetto Pablo González de Santos, del Centro di automazione e robotica del Csic – che ha permesso di disporre delle tecnologie e dei progressi più recenti, necessari per lo sviluppo di un progetto così all’avanguardia e utile».
I ricercatori nella prossima fase di sviluppo del progetto lavoreranno per rendere il prototipo più facile da gestire e collegare, riducendo così i costi di produzione al fine di ottenere un modello commercializzabile.
Innovazione chiama innovazione
In questi tre anni di lavoro che hanno portato allo sviluppo del prototipo, i ricercatori hanno sviluppato altre soluzioni innovative utili per l’agricoltura. Ad esempio: un sistema di alimentazione migliorato per piattaforme robotiche autonome. Un gestore di navigazione intelligente per robot autonomi applicabile all’agricoltura che consenta la navigazione in tutta l’azienda agricola e non solo nei campi coltivati, e integri diverse metodologie di intelligenza artificiale per identificare differenti tipi di colture, comprese quelle a filari larghi e stretti.
Per ulteriori info: https://welaser-project.eu/