Sono queste alcune delle iniziative contenute nel Decreto Made in Italy – “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy” – approvato il mese scorso dal Consiglio dei Ministri al fine di incentivare il sistema imprenditoriale dell’eccellenza italiana. Le nuove norme intervengono con lo scopo di sostenere lo sviluppo delle produzioni nazionali di qualità, promuovere la tutela e la conoscenza delle bellezze naturali, del patrimonio culturale e delle radici culturali nazionali, in Italia e all’estero e di contribuire alla valorizzazione dei mestieri e al sostegno dei giovani con l’attenzione al potenziamento dell’autoimprenditorialità e dell’imprenditorialità femminile, a cui il ddl dedica un fondo fino a 15 milioni di euro.
Oltre a valorizzare le produzioni di eccellenza in ogni settore, il ddl punta a combattere la contraffazione, che per l’agroalimentare nel mondo vale 120 miliardi, il doppio delle esportazioni di cibo e bevande tricolori.
Il disegno di legge introduce “misure finalizzate alla promozione, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale e del turismo”. Tra queste, in particolare, sono previste misure specificamente dedicate all’agroalimentare:
- promozione del sistema NutrInform Battery quale sistema di etichettatura nazionale per il corretto utilizzo delle indicazioni nutrizionali dei prodotti alimentari;
- certificazione di qualità a favore della ristorazione italiana all’estero;
- istituzione del fondo per la protezione nel mondo delle indicazioni geografiche italiane agricole, alimentari, del vino e delle bevande;
- valorizzazione della biodiversità, delle pratiche tradizionali e del paesaggio rurale, attraverso il sostegno di programmi di miglioramento genetico mediante l’istituzione di specifici fondi.
Per quanto riguarda i fondi, 2 milioni di euro sono destinati per il 2024 e il 2025 ai Distretti del prodotto tipico italiano, con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le filiere agroalimentari italiane, valorizzando le produzioni locali e garantendo l’autenticità dei prodotti tipici italiani. Il riconoscimento del distretto avviene su proposta della Regione o della Provincia autonoma interessata secondo criteri che tengano conto della rappresentatività del prodotto sul territorio, della potenzialità di sviluppo territoriale e del ruolo strategico del prodotto nell’ambito della filiera produttiva.
Un fondo da 3 milioni di euro, sempre per gli anni 2024 e 2025, viene istituito per la valorizzazione della biodiversità e del miglioramento genetico delle specie e razze animali allevate in Italia. Una parte sarà riservata agli allevamenti di ovini che non hanno la possibilità di accedere all’aiuto previsto dall’eco-schema 1, livello 2, attivato nell’ambito del Piano strategico della Pac.
Inoltre, viene creato un Osservatorio nazionale, presso il Masaf – Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste – per mantenere e valorizzare le infrastrutture storiche e paesaggistiche utilizzate dagli animali negli spostamenti per la transumanza, la monticazione e l’alpeggio.
Ulteriori misure di sostegno sono previste per il settore fieristico nazionale, con finanziamenti specifici alle imprese e incentivi per iniziative di coordinamento strutturale e organizzativo per aumentare la presenza all’estero degli operatori fieristici.
Il ddl istituisce inoltre il Liceo del Made in Italy, per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori.
In materia di tutela dei prodotti, il ddl propone interventi di carattere normativo anche a livello penale:
- adozione di un contrassegno ufficiale di attestazione dell’origine italiana delle merci, apponibile, su base volontaria, dalle imprese sui beni prodotti sul territorio nazionale;
- ricognizione dei prodotti industriali e artigianali tipici, radicati in una specifica zona geografica, e adozione disciplinari di produzione con la costituzione di associazioni di produttori per la valorizzazione dei prodotti oggetto dei disciplinari;
- uso delle nuove tecnologie per la tracciabilità dei prodotti tramite l’istituzione di un catalogo nazionale con i requisiti fissati dall’European Blockchain Service Infrastructure (EBSI);
- riorganizzazione competenze degli uffici giudiziari per garantire la specializzazione dei magistrati in materia di lotta alla contraffazione e la loro formazione in materia;
- aumento sanzioni amministrative pecuniarie per gli illeciti di acquisto e introduzione di prodotti contraffatti;
- modifica Codice penale e Codice di procedura penale, per punire anche coloro che detengono per la vendita prodotti contraffatti e per velocizzare e semplificare le operazioni di distruzione della merce contraffatta sequestrata;
- estensione disposizioni in materia di operazioni sotto copertura ai reati di contraffazione;
- valorizzazione della collaborazione prestata dallo straniero nel corso delle indagini per l’identificazione dei produttori e dei distributori delle merci contraffatte.
Viene infine istituita per il giorno 15 aprile la “Giornata nazionale del made in Italy” al fine di celebrare la creatività e l’eccellenza italiana, presso le Istituzioni, le scuole e i luoghi di produzione e di riconoscerne il ruolo sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale della Nazione e del suo patrimonio identitario che va preservato, sostenuto e tutelato.
Alessia Capeccioni