di Claudia Merlino – Direttore Generale di Cia – agricoltori italiani
La digitalizzazione in agricoltura sta assumendo un ruolo di primo piano all’interno delle politiche comunitarie, col forte impulso da Bruxelles all’implementazione della tecnologia dell’informazione nel settore agricolo, che garantisce vantaggi sia per il mondo dei produttori che dei consumatori. Lo confermano i documenti strategici e le iniziative in ambito europeo, finalizzati a sensibilizzare il mondo dell’imprenditoria rurale verso un uso intelligente delle tecnologie digitali (“upskilling”). Robotizzazione in campo, elettrificazione delle macchine, sistemi satellitari e Big Data guideranno, dunque, la “rivoluzione tecnologica interconnessa”. Le stesse proposte regolamentari per la PAC post 2020 sottolineano tra gli obiettivi trasversali la promozione dell’innovazione e della digitalizzazione come elementi chiave per l’ammodernamento del settore agro-forestale. Digitalizzare è, infatti, sinonimo di semplificazione e risparmio, grazie all’utilizzo delle varie opportunità offerte dalla tecnologia per riuscire a “produrre di più con meno”, con una corretta gestione delle risorse.
Lo scenario che si prospetta è denso di opportunità e vede l’Italia in buona posizione, come dimostrano i dati dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano, secondo i quali, ormai, il 38% delle aziende agricole ha adottato soluzioni digitali, migliorando del 44% la gestione del processo produttivo, riducendone tempi e costi. Molti sono gli ambiti in cui si può registrare l’impatto del digitale in agricoltura grazie alle nuove strumentazioni, a partire dalla maggior sicurezza del cibo prodotto. Gli esempi sono molteplici, dal monitoraggio da remoto delle coltivazioni attraverso droni e sensori IoT in campo, ai robot in stalla per la mungitura o i droni per ridurre i danni degli animali selvatici. Il digitale consente, inoltre, di avere piena visibilità delle giacenze per riadattare le forniture ed evitare gli sprechi, raccogliendo dati lungo tutte le fasi della filiera e condividendo le informazioni per rispondere alla richiesta sempre più diffusa di consumatori e distributori. Oltre al notevole riscontro economico, la digitalizzazione consente un importante impatto positivo sull’ambiente. Risultato reso possibile dal risparmio sia idrico sia energetico, dovuto all’ottimizzazione dei processi e al preciso monitoraggio degli interventi con agenti di biocontrollo, con un vantaggio decisivo in termini di salute e di salvaguardia del territorio. Proprio in merito al biocontrollo, Cia-Agricoltori Italiani sta lavorando con IBMA Italia (l’Associazione nazionale dei produttori del biocontrollo) per diffondere fra gli imprenditori la conoscenza di mezzi tecnici di difesa innovativi e sostenibili. In questo momento delicato, caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid-19, Cia ha deciso di puntare sull’innovazione digitale delle aziende con la piattaforma dalcampoallatavola.it, il primo e-commerce che vede protagonisti gli agricoltori italiani su tutto il territorio. Da qualche anno, la presenza dei produttori sul web risponde alle nuove esigenze degli italiani, sempre più inclini a instaurare una relazione digitale con le aziende, che diventi vantaggiosa per entrambi. Il trend è stato molto rafforzato dall’esperienza del lockdown, che ha consolidato la maggior propensione alla spesa via internet. Cia ha, dunque, ritenuto strategico investire in una piattaforma a livello nazionale, che permetta a tutte le aziende – soprattutto quelle che non potrebbero gestire un e-commerce in autonomia – di vendere a un prezzo congruo, recuperando così sulla catena del valore. Con l’aggregazione di un ampio numero di produttori, si possono offrire panieri molto diversificati ai consumatori, garantendo la sicurezza nei pagamenti e una logistica sostenibile. In questo ruolo si caratterizza la mission di un’associazione moderna di impresa che, oltre al tradizionale ruolo di rappresentanza e tutela degli interessi delle aziende, deve supportarne a 360 gradi il business e la propensione all’innovazione.