di Roberto Diacetti, Direttore Generale Fondazione Enpaia
La Fondazione Enpaia chiude il bilancio 2020 con un utile di 17.6 milioni di euro, nonostante le difficoltà generate dalla pandemia, in aumento del 18,1% rispetto allo scorso anno (nel 2019 l’utile netto era di 14.9 milioni).
Un risultato di grande rilievo, considerando che si inserisce in un quadro di grave e generale difficoltà dell’economia a livello mondiale provocata dall’emergenza sanitaria, che conferma ancora una volta come la Fondazione abbia saputo reagire bene pur in una condizione recessiva; con un trend in costante crescita grazie alla significativa performance della gestione finanziaria, il cui risultato ha generato un rendimento netto del 3,7%, in aumento rispetto al 2019 (2,7%). E con un rendimento netto complessivo, calcolato sui valori di libro dell’intero portafoglio (mobiliare e immobiliare) della Fondazione, che si attesta sul 3,3%, rispetto al 2,5% del 2019, che mette in evidenza come la struttura di quella che ci piace definire come “la Casa della Previdenza Agricola” si sia consolidata in un anno complicato per tutta l’economia italiana. Un annus horribilis, che ha fatto registrare gravissime perdite in termini di vite umane e perdite altrettanto gravi sul piano della domanda che hanno messo letteralmente in ginocchio molti settori produttivi; e che ha proiettato i suoi riflessi negativi anche sul settore primario – che pure ha resistito egregiamente al vento contrario generato dal Covid garantendo gli approvvigionamenti alimentari al Paese confermandosi come asset strategico per l’Italia – che ha ceduto terreno sul fronte dell’Ho.re.ca. Secondo i dati Istat, infatti, il PIL italiano nel 2020 ha fatto segnare una caduta di circa l’8% rispetto all’anno precedente.
Un altro “barometro” che indica la misura delle buone performance di Enpaia è costituito da due cifre: da una parte quella delle prestazioni erogate, in aumento di circa il 4% rispetto al 2019 (146.864.027 euro contro 140.471.288); e dall’altra il rendimento del Fondo di previdenza rimasto immutato al 4%. Fatto più unico che raro in una congiuntura come quella attuale. Senza contare che pure sul fronte della gestione ordinaria, nonostante gli effetti negativi dell’emergenza sanitaria, si segnala una riduzione del disavanzo rispetto al 2019 dell’1,6%. Le politiche di investimento di Enpaia, poi, con ben 779 milioni di euro di capitale impiegato nel 2020, sono state orientate in gran parte verso l’economia reale e in particolare nel settore agricolo.
E nel corso dello stesso anno sono stati sviluppati e migliorati anche i servizi garantiti dalla Fondazione, come ad esempio la nuova App che rende più agevole e immediata la fruizione delle informazioni sulle posizioni degli iscritti, con un impegno che proseguirà anche nei prossimi anni.
Tutto questo in un anno denso solo di difficoltà.
Perciò possiamo ben affermare che la Fondazione Enpaia ha confermato ancora una volta il suo ruolo di riferimento nel comparto agricolo grazie al consolidamento della nuova struttura che negli ultimi anni ha consentito di migliorare risultati e servizi agli iscritti.