di Ettore Prandini, Presidente Coldiretti
La Fondazione ha saputo crescere ed evolversi assumendo un ruolo centrale nell’ambito del mondo agricolo italiano. In particolare, in questa fase di crisi sanitaria ed economica, la “reazione rapida” a sostegno delle imprese è stata determinante per garantire liquidità al sistema.
L ’Enpaia, quest’anno, compie 84 anni e li porta bene, con tutti i pregi che l’esperienza porta con sé. Fin dalla sua nascita la Fondazione ha saputo supportare il settore agricolo nel suo percorso di riscatto sociale ed economico come motore dinamico e vitale, strategico per il Paese. Un supporto importante anche oggi, poiché stiamo vivendo in Italia e nel mondo una stagione difficile che ha riportato tutti ad una piena consapevolezza della fragilità umana e sociale ma che proprio per questo ha rivalutato anche quegli elementi di concretezza, condivisione sociale ed economica alla base della nostra civiltà.
Per questo occorre salvaguardare un settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare soprattutto in un momento in cui con l’emergenza Covid il cibo ha dimostrato tutto il suo valore strategico per il Paese. L’Italia può infatti contare su una filiera agroalimentare che con 538 miliardi di valore è la prima ricchezza del Paese che svolge un ruolo di traino per l’insieme dell’economia sui mercati nazionali ed esteri con un impegno quotidiano e capillare. Infatti dai giorni più bui del lockdown oltre 3,6 milioni eroi del cibo, come li ha definiti la Fao, combattono in prima linea dal campo alla tavola per garantire i rifornimenti di cibo alle famiglie italiane. Una realtà allargata dai campi agli scaffali che vale il 25% del Pil grazie all’attività, tra gli altri, le oltre 726mila aziende agricole.
In questo contesto certamente è stata la capacità di “reazione rapida” di Enpaia nel comprendere la portata degli effetti diretti della pandemia sul sistema delle imprese e di tanto ne sono l’esempio sia a marzo 2020 la delibera di sospensione del versamento dei contributi con scadenza dall’8 marzo 2020 al 30 Settembre 2020 leggendo già da subito quella che sarebbe stata per le imprese la drammatica situazione di mancanza di liquidità, sia ad aprile 2020 la delibera adottata, con un importante impegno di spesa pari a 10 milioni di euro, per gli sconti sul costo del lavoro a chi produce vero Made in Italy alimentare, dai formaggi ai salumi, dalla frutta alla verdura fino ai vini a denominazione di origine, a sostegno quindi della volontà/necessità di rilancio per l’intero settore agricolo .
Tutto questo non avrebbe comunque potuto accadere se ENPAIA non avesse proseguito, a fianco delle imprese agricole, un proprio piano strategico di crescita e rafforzamento che ha portato risultati importanti: 42.647 lavoratori iscritti, un avanzo economico di 15 milioni di euro e prestazioni erogate per 162.881.390 euro.
Enpaia ha saputo crescere ed evolversi. In questo senso certamente il progetto di creare un nuovo polo di previdenza integrativa che coinvolga unitariamente imprenditori e operai, oltre che impiegati quadri e dirigenti, qual è Previagri, evidenzia la volontà della Fondazione di assumere un ruolo di ancor maggiore centralità nell’ambito del welfare del mondo agricolo italiano nel suo complesso, riorganizzando in maniera importante il proprio assetto interno.
Tutto questo senza comunque dimenticarsi la necessità di aprirsi al mondo civile, alla collettività, di saper cioè trasferire e far conoscere l’esatta misura di ciò che oggi rappresenta non tanto e solo l’impresa agricola come produzione ma soprattutto il ruolo e le funzioni che potrà andare a ricoprire per lo sviluppo e la rinascita del sistema Italia sia sul versante sociale che economico e del lavoro come esempio di motore per la creazione di nuovi posti di lavoro, anche per i giovani.
La riscoperta del Made in Italy, la tradizione italiana per la qualità e sicurezza dei prodotti, il valore economico e sociale dell’agricoltura anche nelle sfide complesse del post Covid-19 sono diventati di fatto il cuore e l’anima di tutto quanto ruota attorno all’agricoltura dove l’Enpaia ricopre un ruolo strategico e importantissimo.